ASEAN: Incognita Trump 2.0 sull’hub Ambizioso

La campagna di Donald Trump per le elezioni presidenziali statunitensi del 2024 è stata fortemente caratterizzata da questioni di politica economica. In particolare, uno dei temi dominanti è stato quello dei dazi commerciali. Durante il suo tour elettorale Trump aveva definito la parola “dazio” come “la più bella del dizionario” e in vari comizi aveva ventilato la possibilità di imporre tariffe del 60% sulle importazioni di prodotti cinesi e del 10% (o addirittura 20%) su quelle provenienti da tutti gli altri Paesi, qualora fosse stato rieletto alla presidenza degli Stati Uniti. Da una parte, i dazi rappresentano l’implementazione fattuale dello slogan trumpiano America first, mirante a disincentivare le importazioni dall’estero e a stimolare invece la produzione interna americana. Allo stesso tempo, tali tariffe sono concepite con lo scopo di punire Paesi considerati ostili e impegnati in pratiche commerciali scorrette, con la Cina che figura al primo posto tra i futuri bersagli.